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Il Sonno...

(12 luglio 2012)

 

Quante ore dovremmo dormire a notte?

Non esiste un numero ideale di ore di sonno. Dipende da nostri geni, i quali regolano l’orologio biologico interno.

Le ore possono quindi variare da un minimo di quattro a notte fino ad arrivare anche a 11.

Comunque di media le ore necessarie risultano essere fra le sette o le otto.

 

Quando è il momento migliore per dormire?

Alcune persone preferiscono andare a letto presto e svegliarsi presto mentre altre, che si considerano persone notturne, vanno a letto tardi e come conseguenza, assai spesso si svegliano nella tarda mattinata. Ma anche questo è un fato genetico, pertanto se le nostre abitudini non ci causano problemi non c’è motivo di preoccupazione.

Non è scientificamente provato quale delle due soluzioni sia la migliore; è possibile assecondarle entrambe in accordo con le proprie scelte di vita.

 

In quali fasi è suddiviso il sonno?

Si dorme a cicli, quattro o cinque durante la notte. Ogni ciclo dura circa 90 minuti ed è suddiviso in diversi stadi. Nel primo stadio ci troviamo in un sonno leggero, seguito dal sonno REM (Rapid Eyes Movements) per arrivare poi all’ultimo stadio, cioè quello del sonno profondo.

Nel primo ciclo lo stadio del sonno profondo è più lungo rispetto ai cicli successivi in cui invece aumenta la quota di sonno leggero e di sonno REM.

 

Perché si dorme?

Di notte il cervello si rigenera. Ecco perché il neonato dorme di più: deve svilupparlo. Ma a che cosa serve precisamente il sonno? Dopo tanti anni di studi una risposta definitiva ancora non c’è.

Secondo alcuni studiosi il periodo di riposo serve all’organismo per una sorta di manutenzione generale,nel corso della quale vengono secreti ormoni importanti come quello della crescita.

Di sicuro i neuro-fisiologi hanno scoperto che il sonno serve al cervello per “costruirsi”: l’attività deineuroni durante il sonno REM (fase in cui si sogna) stimolerebbe la formazione dei circuiti celebrali e solleciterebbe alcune strutture della corteccia celebrale rimaste inattive durante la veglia.

Infatti il 50% del sonno del neonato (che dedica questa attività 14 ore su 24) è caratterizzato appunto da una grande attività elettrica del cervello e dai sogni.

Il sonno sembra avere anche un ruolo cruciale nella memoria.

Infatti, spesso per rispondere ad alcune domande, per recuperare l’informazione, spostiamo gli occhi all’indietro come se stessimo cercando in qualche angolo del nostro archivio mentale.

Più o meno quello che facciamo durante il sonno REM, caratterizzato da rapidi movimenti oculari che sarebbero collegati alla ricerca ed all’elaborazione di informazioni accumulate durante il giorno.

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